La salute delle gambe in viaggio

La salute delle gambe in viaggio

I lunghi viaggi in aereo (più di 6 ore), soprattutto quando si è seduti in uno spazio ristretto, senza muovere le gambe o ancor peggio tenendo le gambe accavallate, incrociate o ripiegate sull’addome, possono favorire la comparsa di problemi alle vene: dalla semplice stasi, che riduce il ritorno del sangue venoso verso il cuore e favorisce la comparsa di edema e pesantezza alle gambe, fino alla comparsa di complicanze gravi, quali la formazione di un trombo nelle vene (trombosi venosa) che ostruisce il flusso del sangue venoso.

Se il trombo compare a livello delle vene del circolo profondo può essere anche responsabile di embolia polmonare (distacco di una parte del trombo – definito embolo – dalla sede originaria in cui si è formato e “viaggio” dello stesso nella circolazione fino a raggiungere e bloccare i vasi che vanno ai polmoni – le arterie polmonari). L’embolia polmonare può causare sintomi come dolore toracico, difficoltà respiratoria o tosse con sangue. Nei casi più gravi, può causare collasso e morte improvvisa.

Per fortuna, il rischio assoluto di avere uno di questi eventi gravi è basso e nel caso dei viaggi aerei, i più rischiosi, si conta circa un evento sintomatico ogni 2 milioni di viaggiatori. Si ritiene che la comparsa della “trombosi del viaggiatore” sia la conseguenza dell’interazione di una serie di fattori esterni e di fattori di rischio individuali:

  • fattori esterni, quali la posizione seduta prolungata in una posizione ristretta, la disidratazione, la scarsa umidità (l’aria è secca e favorisce la disidratazione), la carenza di ossigeno (in caso di viaggi aerei),
  • fattori di rischio individuali, quali la predisposizione genetica alla trombosi, l’obesità, l’età, l’uso di terapie ormonali.

La risultante finale di questa interazione di fattori esterni e individuali è la comparsa di uno stato pro-caogulativo che favorisce la formazione di trombi (coaguli). E’ intuitivo che tanto più numerosi sono i fattori di rischio presenti e tanto maggiore è la probabilità di comparsa di trombosi mentre in assenza di questi fattori di rischio la probabilità è bassa.

In sintesi, i fattori di rischio associati alla comparsa di trombosi venosa, quando si effettuano lunghi viaggi in aereo, auto, treno o autobus, sono:

  1. durata del viaggio: in voli prolungati – oltre 6 ore -, il rischio di avere una trombosi raddoppia rispetto ai voli più brevi
  2. età: oltre 40 anni il rischio aumenta
  3. sesso: le donne che usano farmaci contraccettivi orali o terapia ormonale sostitutiva hanno un rischio doppio di comparsa di trombosi rispetto alle donne che non assumono ormoni. Il rischio diventa ancora più rilevante in presenza di sovrappeso/obesità o nelle donne che fumano. Anche una recente gravidanza o il periodo subito dopo il parto aumentano tale rischio nella donna.
  4. presenza di vene varicose e/o insufficienza venosa degli arti inferiori
  5. obesità (BMI ≥ 30)
  6. trombofilia genetica ovvero la presenza di una o più mutazioni di geni relativi ai fattori del sangue che controllano la coagulazione del sangue
  7. recente infortunio o intervento chirurgico
  8. statura: >190 cm o < 160 cm

Per dare beneficio alle gambe durante un viaggio ricordati di tre alleati:

MOVIMENTO

IDRATAZIONE

CALZE ELASTICHE

Infatti, per avere un felice e sereno viaggio basta rispettare alcune semplici regole:

  • indossare scarpe comode, possibilmente con 3-4 cm di tacco, ed evitare quelle senza tacco o con oltre 5 cm di tacco;
  • indossare indumenti comodi ed evitare quelli troppo stretti a livello delle gambe o a livello dell’addome;
  • alzarsi più volte per brevi passeggiate lungo il corridoio dell’aereo o del treno o del pullman;
  • quando si è seduti, eseguire movimenti dei piede o delle caviglie, quali sollevamenti ritmici sulla punta dei piedi, piccoli slanci delle gambe o piccoli movimenti circolatori dei piedi;
  • non tenere le gambe accavallate o rannicchiate perché, comprimendo le vene, si riduce il ritorno del sangue verso il cuore;
  • bere frequentemente acqua durante il viaggio, in modo da mantenere una adeguata idratazione. E se l’effetto è di dover andare più volte alla toilette, avrai un motivo in più per muoverti. Non bere però alcool, perché questo tende a dilatare le vene, rallentando ulteriormente il flusso del sangue;
  • usare calze elastiche a compressione graduata che facilitano il ritorno del sangue verso il cuore;
  • fare attenzione alle escursioni termiche,se la destinazione del viaggio è un paese caldo ed umido;
  • quando si viaggi in macchina, fermarsi per una sosta periodicamente (ogni 2-3 ore) e fare una breve passeggiata.

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